giovedì 7 febbraio 2013

mercoledì 6 febbraio 2013

Il coraggio!


Per chi fa riferimento alla “sinistra” (per usare una categoria superata, ma senz’altro efficace ed identificabile, dovrebbe essere chiaro quale sia il ruolo del PD: il PD si candida al governo del paese non per modificare il corso delle cose, ma per gestire poteri ed interessi, attraverso gli enti “amici” che ormai controllano buona parte dei settori (Montepaschi, Coop, Unipol, Manutencoop, ecc). Il problema non è cosa si fa, ma chi lo fa, e dopo il turno tuo c’è il turno mio; la regione Lombardia è un ottimo esempio: nonostante i lunghi anni di opposizione gli operatori vicini al PD hanno gestito svariati interventi (vedi grandi opere tipo Brebemi o TEM) in accordo con gli operatori vicini alla cosidetta “controparte”.
Bersani dice che ridurrà il numero di F-35 (aerei militari)? Certo, per tenersi buono Vendola, ma al momento opportuno saranno pronte tutte le giustificazioni necessarie (ricordate chi era presidente del consiglio quando fu bombardata Belgrado? Il Sig D’Alema…!).
Il PD oggi, pur di vincere sarebbe in grado (e per qualcuno lo è già stato) di candidare il capo dell’esercito, ed il leader del più grande movimento pacifista, una guardia ed un ladro, un gatto ed un topo, il diavolo e l’acqua santa, ovvero tutti ed loro contrario, esattamente come ha proposto la candidatura al capo-procuratore di Taranto Sebastio (che sta guidando le indagini sul caso ILVA), dopo aver posizionato un suo uomo alla guida dell’ILVA (Ferrante) pochi giorni prima dell’arresto del patron Riva, e dopo aver votato il decreto salva-ILVA che di fatto scongiurava le decisioni della magistratura. Fortunatamente Sebastio ha rifiutato.
Insieme al PD c’è SEL, guidata da Nichi Vendola, altro esemplare gestore e protagonista della vicenda ILVA di Taranto come presidente della regione Puglia (la E di SEL sta per Ecologia…!). In chiave politica la mossa di Vendola è la totale riproposizione di quanto il PRC ha cercato di fare per oltre dieci anni: i risultati sono agli occhi di tutti, sicuramente per colpa del PRC (è sempre colpa del più debole e del più piccolo), ma senz’altro a causa dell’arroganza di chi usa i numeri e le proporzioni per imporre ciò che vuole, dimenticandosi che senza le piccole ali non avrebbe avuto la possibilità di farlo. Scelta vecchia quella di SEL, finalizzata a raggiungere qualche posto di rappresentanza, e che verrà ridimensionata al momento di fare i conti con il “professore salva italia”.
Tradotto in italiano votare “Rivoluzione civile” , alla camera ed al senato, e non per altri, potrebbe essere un segnale di svolta, anche per premiare la scelta di raggruppare varie esperienze, sociali e politiche, mettendo da parte simboli e rivendicazioni, facendo della legalità una battaglia prioritaria. Indipendentemente da sondaggi, utilità e paure che tutto torni come prima. Se non si dà un segno di rottura, sicuramente tutto resterà, come sempre, uguale a prima.

Alcuni video interessanti per capire cosa c’è davvero dietro le parole…

Iniziativa Territorio, Lavoro e Legalità


Elezioni e litanie


Si avvicinano le elezioni. E come ogni volta si tornano a sentire quelle inutili litanie, di cui puntualmente tutti si lamentano, ma che puntualmente tutti ripetono.
La prima: il ritornello del “voto utile”, che puntualmente viene riproposto. Il voto è utile per antonomasia, e dovremmo pretendere più rispetto per affermare che ognuno è in grado di conferirvi l’utilità che meglio ritiene.
La seconda: polemiche, insulti e commenti sulle dichiarazioni degli avversari. E le proposte? C’è sempre tempo, ma non sa mai quando arrivano.
La terza: i sondaggi, ripetuti fino alla noia, quasi a voler convincere gli elettori che così deve finire.
Allora che gusto c’è ad andare a votare? Fino a prova contraria il voto è uno dei pochi strumenti che ancora ci rimane per provare ad incidere sulle sorti del paese: quindi dobbiamo sfruttarlo al meglio.
Fatto salvo che il “ritorno” (in realtà non se n’è mai andato) di Berlusconi ha il sapore di baratto per dare all'avversario motivo di affilare i coltelli, sullo stesso è stato detto tutto, e si commenta da solo. Il nemico è Monti, al quale non è bastato saccheggiare le tasche dei cittadini “normali” per essere a questi ultimi irrimediabilmente inviso; Monti è stato individuato come interlocutore dai poteri forti dell’Europa (banche, finanza e grandi interessi), e sarebbe opportuno che gli elettori comprendessero qual è il suo vero ruolo, nascosto dietro ad una buona grammatica e modi pacati.
Forse in Italia l’unica via di uscita sarebbe votare chi non ha mai avuto la possibilità (reale e non imbrigliata da vincoli ed equilibri) di governare.
In fin dei conti i sondaggi sono fatti per essere disattesi, per dimostrarne l’assoluta inutilità e dannosità.
Se in tanti votiamo “Rivoluzione Civile” non ci sarà il dubbio di superare gli sbarramenti, alla camera ed al Senato”…al via dovrebbero partire tutti dallo stesso punto.

http://www.rivoluzionecivile.it